venerdì 26 settembre 2014

Il Monumento ai Caduti





Il Monumento ai Caduti di S. Lucia del Mela

Dell’erezione di un Monumento ai Caduti a S. Lucia del Mela si cominciò a discutere il 16 giugno 1922, in occasione di una seduta del consiglio comunale presieduta dal sindaco facente funzioni Ansaldo Celi. I Luciesi emigrati a New York avevano infatti manifestato il desiderio di erigere un monumento per commemorare i «Prodi Luciesi caduti sul Campo dell’Onore». A tal proposito avevano già raccolto una consistente somma di denaro, auspicando che a capo della commissione che avrebbe dovuto «stabilire le modalità per l’erezione del monumento» venisse designato il vescovo della diocesi di S. Lucia monsignor Salvatore Ballo, sia pure nelle vesti di presidente onorario. Un auspicio prontamente accolto dal consiglio comunale luciese, che lo stesso 16 giugno 1922 deliberava di concedere per l’erezione del monumento una porzione di terreno comunale della centralissima piazza Antonio Fulci.

Cinque anni dopo, il 25 giugno del 1927, sarebbe stato il primo cittadino luciese, che le istituzioni fasciste avevano intanto trasformato in podestà, ad annunciare l’imminente posa del monumento. Con provvedimento podestarile adottato in pari data veniva inoltre annunciata la modifica della denominazione della piazza che avrebbe dovuto ospitare l’opera in bronzo su piedistallo marmoreo: «in considerazione che nella piazza Fulci di questa città sorgerà quanto prima ad iniziativa dei concittadini e dei nostri emigranti di New York il monumento ai Caduti Luciesi, che nella gloriosa guerra si sono sacrificati per la Patria, è doveroso e giusto che il nome della Piazza ricordi pure il Sagrifizio dei nostri Martiri». Piazza Antonio Fulci diventava così piazza Milite Ignoto, abbellendosi di una scultura bronzea che continua ancor oggi a commemorare l’estremo sacrificio dei 98 Luciesi caduti per la Patria. 



 

Il bozzetto del soldato in azione intento ad impugnare l’arma piacque alla commissione, che affidò dunque l’opera a Giuseppe Sutera (Enna 1878 - Messina 1967), scultore realista, allievo di Achille D'Orsi, attivo agli inizi del Novecento tra Napoli, Buenos Aires, Siena, Enna e Messina, dove si stabilì alla fine del primo conflitto mondiale.


Il 16 agosto 1927 il Monumento risultava già collocato. Ne fa fede un provvedimento del podestà Sindona, il quale lamentava però la mancanza di simmetria nella nuova piazza Milite Ignoto. Il vecchio monumento ad Antonio Fulci, scolpito dal messinese Giovanni Scarfì nel 1884, dominava infatti il centro della piazza, pregiudicando gravemente - sono parole dello stesso podestà - l’estetica e l’armonia della piazza medesima. Si decise pertanto di traslare il monumento al Fulci «in equidistanza al monumento dei Caduti», ossia in prossimità della chiesa di S. Maria dell’Arco, dove oggi si trova, e di collocare in mezzo ai due monumenti un’artistica fontana per abbellire quella che ancor oggi è la piazza più frequentata dai Luciesi.





 

Anche il monumento bronzeo al sergente Felice Cocuzza, 
nel Cimitero di S. Lucia, reca la firma dell’artista Giuseppe Sutera



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